supported by
/
  • Streaming + Download

    Includes unlimited streaming via the free Bandcamp app, plus high-quality download in MP3, FLAC and more.
    Purchasable with gift card

      €7 EUR  or more

     

  • Compact Disc (CD) + Digital Album

    "comes in a gatefold recycle card case, hand numbered with a little poster with the lyrics".

    Includes unlimited streaming of SECOLO via the free Bandcamp app, plus high-quality download in MP3, FLAC and more.
    ships out within 5 days
    edition of 50 
    Purchasable with gift card

      €10 EUR or more 

     

1.
Attuale 05:01
Riappare dopo mesi di persiane implacabilmente chiuse di insensibilità ai cambi di luce e ai capovolgimenti tra giorno e notte Sul balcone i segni della resa un accumulo di vasi rovesciati e una pianta crollata, stesa a ricordare che così non si resiste Si concede ad un riquadro bianco di immobilità indossa una vestaglia e i capelli dicono di una battaglia persa di stanchezze insediate di cieli che imprigionano di cieli che escludono Guarda sotto la città che ha dita lunghe su cui corrono continui agitamenti Ha lo sguardo di chi affonda altrove in un tempo che non è questo Uno sguardo che abbatte e uno che trasforma Dura un istante poi è ritorno allʼAttuale In unʼaltra vita come in unʼ altra epoca si sentirebbe ancora la forza del suo mare In unʼaltra vita come in unʼ altra epoca sentiremmo ancora il temperamento del suo mare
2.
Nostalghia 05:18
Dirompe un immagine la figura di un uomo che tenta di accendere ripetutamente una candela la deve portare, senza che si spenga dalla parte opposta di una vasca vuota Cʼè il dettaglio della mano che regge il moncone acceso mentre lʼaltra impreparata tenta di proteggerne la fiamma Tu da qui puoi sentire il calore irrorargli il palmo Tuttʻ attorno è pietra e nulla più Non si vedono cieli ma un continuo gocciolio di istanti non voluti che flettono e avviluppano la fiamma rendendo drammatica la traversata Esiste un silenzio e un tempo ostile artigliati alle gambe di lui Esiste lʼeco sordo di passi sprofondati Esiste il suo respiro, un fiato rotto che esce a fatica e che non sa proteggere Improvviso è il gorgo dʻaria che giunge alle spalle e che flagella Tutto si ferma Lʻuomo deve ricominciare Ancora una volta e da capo È da un Secolo che accade e io mi sento brace che sʼaggrappa al proprio fuoco
3.
Secolo 02:47
La strada si protende verso lʼalto, verso la notte noi con lei Alle nostre spalle lasciamo le cose certe, quello che è stato Davanti ci sorprende la verticalità oscura e impenetrabile di una notte che non è luce ma aggregato fitto e incolore Abbiamo visto il silenzio nellʻaffondo di un oceano ribaltato senza nubi rovesciarcisi contro Abbiamo sentito tutto il peso opprimerci le spalle fiaccarci la schiena, il cuore costringerci alla neve Ora, da questo fondale fatto di gelo e di sguardi rappresi ci sovrasta una mole un chiarore spezzato A rischiarare le creste scheletrite i boschi lividi e fluttuanti ma non noi È lʻestremo sfogo fatto anchʼesso di urti e di silenzi che fa sì che questʼistante ci perduri addosso immobile come un Secolo
4.
Frammenti 04:54
5.
Diorama 03:38
Vivere come vive una pietra e tacere per non dar forma al dolore alla sua luce e alle sue ombre bave estranee ai riflessi dei lucernari essere la terra dura su cui si dorme e ci si corica. Essere il proprio sogno per rivivere altrove e riprendersi da ciò che si è perso. Un risveglio che è sussulto nel mattino chiaro E tu vivi come vive una pietra affondata e prosciugata dal di dentro perchè le parole non ti escono e poco ti rappresentano Non hai epoche nè stagioni nè semine nè raccolti hai solo i tuoi gesti Ti alzi e te ne vai con lo sguardo levato alle rondini che tracciano nel cielo di maggio il solito istinto
6.
7.
Sabato 03:51
Andarsene con la precarietà del lampo un bagliore che è già lascito e consacrarsi allʼattesa di qual che verrà Fuori la pioggia è lʼunica cosa certa batte sui vetri riscrive scenari discorsi possibili Fuori la pioggia è lama che incide rivolte vorrebbe entrare rivelarsi al posto nostro Dentro cosa resta se non barbaglio eterno di parola che mal si posa e sʻaffoga in un baratro di nubi Fuori la pioggia non sa che qua è già tempesta
8.
Terra che trovo e che ho atteso Io non ti possiedo perché non ti ho nel sangue e non ti porto in fronte Terra che trovo e che ho atteso Tu non mi conosci perchè sfuggi alle mani e rimani chiusa alla voce Sei fatta di speranza e rancore di pietra e radici di schiene e vomeri spezzati e il sudore non accogli Terra che trovo forse un giorno ti farò mia Nel frattempo è un miraggio randagio a far compagnia

credits

released October 10, 2013

Secolo è stato registrato nei mesi di Febbraio e Marzo 2013
da Domenico Vigliotti al “Taverna Studio” di Ettore e
Marco Giuradei a Provaglio D'Iseo (BS) e da Daniele Cocca
al “Blues Cave Recording Studio” di Grumello Del Monte (BG)
Mixato e masterizzato nei mesi di Maggio e Giugno 2013 da
Andrea “CAJO” Cajelli alla “Sauna Recording Studio”
di Varano Borghi (VA)

license

all rights reserved

tags

about

LA NEVICATA DELL' 85 Bergamo, Italy

La Nevicata Dell'85 nasce nel 2009 come progetto musicale composto da Ivan Cortesi (parole, voce, chitarra) e da Andrea Ardigò (batteria, pad). Nel 2011 esce il disco omonimo "La Nevicata Dell'85" (Fumaio Records) e nel 2013 "Secolo" (Fumaio + DGR).
Il 6 giugno 2021 uscirà "Frontiere / Confini", album composto da 10 pezzi piegati da una sonorità potente, massiccia.
... more

contact / help

Contact LA NEVICATA DELL' 85

Streaming and
Download help

Report this album or account

If you like LA NEVICATA DELL' 85, you may also like: