"La Nevicata Dell'85"

by La Nevicata Dell'85

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1.
7° inverno 03:41
7° INVERNO L’inverno dell’ 85 7 anni nel bianco furore. Le sere di gennaio passate alla finestra appannando vetri per ore. Davanti, la condensa stillava visioni Mentre scioglieva in pozzanghere il resto. Loro e i loro riti Lei e i suoi discorsi. Poi, un metro e mezzo di neve e Un metro e mezzo di me sui fili, sui tetti Nella mia via, sulla ferrovia. Dalla finestra scendevo, con parabole grondanti china respiravo l’impeto di quel gorgoglio bianco. Scavavo gallerie e dal nulla ergevo monarchie siderali. All’altare di quei giorni io mi ricordo consacrato. Oltre i tetti, il cielo schiacciato al suolo le mie mani oltre gli zero gradi, i contorni imprecisi le mie grida non c’erano parole la felicità era satura e dirompente.
2.
Finestre 06:08
FINESTRE Corrono crepe lungo la parete. La dividono e la aprono in due. Linee continue che si rincorrono sbattendo nello scheletro della finestra. Piegato da lembi distinti Giace un solco che sa di profondo. Di certo sai che ora sarà tutto diverso. Corrono Crepe dentro di me, mi dividono e mi aprono in due con moto longitudinale. Sono pensieri senza origine né meta. Eruzioni che tracciano fughe invisibili e so per certo che nulla sarà come prima. Mi chiedi da quale parte sarà il mio cuore Ti chiedo da quale parte starai ora tu? “Vorrei essere quel chiodo” mi dici, piantato qui per sempre. Poi, lo vedo strappato dal muro Nell’ocra dell’intonaco volgere in crepa Proseguendo al di là della finestra.
3.
Settembre 05:51
SETTEMBRE Il tempo che rincorriamo non sarà mai nostro pirla noi ad indaffararci in questa estate persa da attese bruciate in partenza. Nuvole bianche e basse serpeggiano irrequiete cercano un rifugio aspettano l’autunno così io e te. Settembre i viali nudi si elevano vapori dalle bocche dei mattini sui tappeti di stagione ridiscendono flutti ramati ed è rumore. A settembre saremo foglie sdraiate una di fianco all’altra guarderemo le ultime luci schiantarsi nelle vetrine. Io e te riflessi in mezzelune di neon senza riconoscersi più. Senza riconoscersi più.
4.
Calypso 04:46
5.
IO SONO JEAN-BAPTISTE Io sono Jean – Baptiste come la notte striscia inesorabile sul giorno così io mi poso su te e sul tuo corpo. Svanito il calore del tardo pomeriggio rimane l’insipida notte e quello che sono io un crepuscolo di cui gioire non puoi. Mi amerai alla follia, cadrai ai miei piedi piangerai e al contempo mi adorerai. Estasi e rovina sarò perché dominerò sul tuo cuore. Io sono Jean – Baptiste maestro di profumi mira al Plumb De Cantal! Là vesto il plumbeo silenzio. Là rovo bieco e inodore mi inarco e mi contorco ad ogni tuo respiro. Vieni e sarai in me un fiume in piena il cui flusso governare so. Mi amerai alla follia, cadrai ai mie piedi piangerai e al contempo mi adorerai. Estasi e rovina sarò perché dominerò sul tuo cuore. Perché l’amore è questo
6.
Polvere 07:50
POLVERE Sulla strada di Bergamo, nella via che ci unisce e che là infondo muore, si alza la polvere e io non ti vedo più. Lontana ricompari e ti ricomponi ma sei solo un punto, fra milioni di punti soffiati via. La nostra finzione è stato un velo nero posato, ha moltiplicato il tempo e la distanza. E non diciamoci che era tutto ok. Io parto da qui, mi incammino fra i tuoi riverberi. Fra le ombre sui muri che mi dicono che siamo soli. Io sono questa via, buia e spoglia tu sei questa città, nera e smorta Che non si accorge di quanto fa male lasciarsi andare. Che non si accorge di quanto fa male lasciarsi cadere. Io sono questo marciapiede, duro e freddo e si sfalda nel perdere l’incedere dei tuoi passi. Io parto da qui, mi incammino fra i tuoi riverberi. Fra le ombre sui muri che mi dicono che siamo soli.
7.
8.
QUERCE E BETULLE Prendi le mie mani e tirami a te fallo senza chiederti perché senza sapere dove andremo foto io obsoleta strappami dall’album dell’agio. È una gioia infinita sospinta dall’aria riuscire a non toccar terra. È un gioco che non so più fare. Stare ad occhi chiusi ad ascoltare. Stendimi all’ombra di una quercia Sulle tue ginocchia imparerò a parlare alle cose che fanno più male. Conquistandoti con caramelle scioglierai queste facce stanche Tu gelatina d’argento! Non ci sarà nessun modo per farsi male. Non ci sarà nessun modo per elemosinare. La nostra pazienza.
9.
Amnesia 04:40
AMNESIA Il sonno giunge, chiude gli occhi dei tanti e Tu vinto fra lenzuola sognanti, sarai smarrito. Solo nel risveglio, sfilata la maschera al notturno gioco potrai ricordare e sarai memoria. Io no. Ciò che è mio ed è piantato qui fra poco sarà in aria. Io l’oblio di un istante dell’essere cristallo in frantumi. Privato della pelle sono gretto animale intuito e intestino esistere e sopravvivere. Dalla terra frugo il niente eppure serro la presa ma frano nella mia umana resa. Io e l’oblio del dimenticare. Io e l’oblio del non ricordare. Un goffo acrobata, sospeso su un brutale abisso tra passato e futuro, oscilla vigoroso persa la partenza, non vivrà mai l’arrivo.
10.
Delenda 03:57
DELENDA Vincenzo scappa dal vuoto e dal nulla che si tiene dentro dà sfoggio di viltà, Non lascia detto niente a nessuno Poco importa di quel che fa! Poco importa di quel che fa! Si mescola al buio e nel fosco scivola. Il ventre è in attesa già notturna schiuma di vento e stelle spente la barca scricchiola marcio è il legno, marcio il cuore naufrago. Il colpo non reggerà! Il colpo non reggerà! Di essere marmo, di spettri e specchi anima. La vela gravita sull’acqua sonora gonfia di presagi Leviatàno gorgoglia se rovescia la sorte e sbriciola la fuga in una culla di pietà! In una culla di pietà! sul fondo del mare giace dove male più non farà. Giù, giù, giù, giù lui sprofonda dentro il blu di acque fonde. Non si salverà perché fiato più non ha per venire a galla Delenda.

about

Album registrato nel maggio 2010 da Andrea "CAJO" Cajelli presso la "Sauna Recording Studio" di Varese.
Mix e Mastering a cura di Daniele Cocca del "Blues CAve Recording" di Grumello Del Monte (BG).

credits

released February 1, 2011

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about

LA NEVICATA DELL' 85 Bergamo, Italy

La Nevicata Dell'85 nasce nel 2009 come progetto musicale composto da Ivan Cortesi (parole, voce, chitarra) e da Andrea Ardigò (batteria, pad). Nel 2011 esce il disco omonimo "La Nevicata Dell'85" (Fumaio Records) e nel 2013 "Secolo" (Fumaio + DGR).
Il 6 giugno 2021 uscirà "Frontiere / Confini", album composto da 10 pezzi piegati da una sonorità potente, massiccia.
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