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FRONTIERE / CONFINI

by LA NEVICATA DELL' 85

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    Booklet fotografico a colori in carta martellata, misure 20x20cm.
    All'interno troverete info, testi e tutte le indicazioni per sconfinare con noi perchè:
    "Tu sarai FRONTIERA e ti eleggerai ad un mondo nuovo".

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    "La Nevicata Dell'85 ha superato i propri confini, ha abbracciato il diverso, l'ha fatto suo e ne è diventata parte. Al posto delle fascinazioni post rock, ora abbiamo un suono estremamente saturo, abrasivo, ringhiante. Tutto suona più asciutto e ridotto all'osso, mentre le parole, taglienti e dirette, si stagliano davanti ai nostri occhi, come moniti da rispettare e onorare.
    Un'atipica preghiera sludge/hardcore che oltre ad affondare le radici nell'industrial e nell'ambient, presenta come ospite, su cinque dei dieci brani, Osvaldo Arioldi Schwartz (Officine Schwartz) e Paolo Camponuovo".

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1.
7 MESSAGGERI 03:21
7 sono i messaggeri che mi hanno seguito 7 sono gli anni trascorsi come 7 sono i giorni che segnano il corpo pellegrino in un carteggio definii la partenza e tracciai lo scopo trovare i confini ultimi del mio regno e con esso varcare l'estrema frontiera mi sostenne la cieca convinzione di raggiungere in poche settimane la meta e con l'invio di un messaggero a giorno recare mie notizie alla capitale ma le distanze aumentano e gli spazi si spalancano rivelandosi in modo uguale ma diverso riconosco i cieli ma non la luce il silenzio ma non la sua quiete per quanto mi sforzi di spingermi oltre ancora non trovo nessun confine nessuna linea o tracciato netto che confermi la fine "Non esiste, io sospetto, FRONTIERA almeno nel senso che noi siamo abituati a pensare Non ci sono muraglie di separazione, né valli divisorie, né montagne che chiudano il passo, probabilmente varcherò il limite senza accorgermene e continuerò ad andare avanti, ignaro" ignaro verso l'ignoto
2.
FRONTIERA 04:35
un aratro è quello che vedi trascina con forza il vomere e spacca e spalanca la terra di nessuno il vomere un solco un segno preciso hai generato una ferita che è sacrificio ora una mano e un bastone la consacrano in un rito che depone la soglia e traccia un ponte tra cielo e terra una mano un bastone un rito preciso questo è il luogo che hai eletto lo hai strappato dal nulla raccogli le pietre e deponile al limitare circoscrivi il tuo mondo, proteggilo un tumulo un confine un disegno preciso hai occupato uno spazio hai definito il confine lo hai chiamato per nome in una mappa interiore tracciata nella carne e Intrecciata nel tuo palmo ora strappa le erbe le radici e pianta le tue tu sarai forte resisterai nelle alluvioni e alle siccità ti curerai conterrai i tuoi orizzonti e ti spingerai oltre perchè sarai FRONTIERA e ti eleggerai ad un mondo nuovo.
3.
MAGLIO 03:21
Un maglio lavora continuo con forza sprigiona abbatte la mole battente che esplode in schianti di luce la mazza solleva colpisce modella trasforma materia vivente di vene pulsanti elettrico metallico d'incudine con forza deforma mi forgia in nuova sostanza mutuata ritrasformata in fibre galvanico stridore sono magma arso di parole mal pressate e mal battute e di bave e spurghi quelli quanti ne vuoi sono rame ferro zinco piombo e quel che non sono io ben lo conosco pronto a lasciare pronto a sconfinare perchè quel che la fucina sa dare una forgia nuova e un calcio in culo per sbordare.
4.
SOLCO 03:19
instrumental
5.
RECINTO 04:11
nasce dalle stoppie di un mattino ferroso lui serra il mondo infetta, inietta, non spiega scava buche pianta pali tende fili non dorme, non mangia, non si sfianca si genera dai muri si aggrappa al suolo strappa orizzonti si slancia, si stira, si inarca RECINTO tu mi sei sconosciuto nelle tue azioni intransigente non ti sveli e mi respiri addosso sai di abbandoni e di vie recluse non so dove mi vuoi portare e che fine farmi fare ma nei tuoi vuoti non mi perdo e nelle tue spire io non mi fermo perchè sei gabbia e gabbia vuol dire solo Servo.
6.
RIALTO 05:14
E' una casa di assi aggrappata ad un rialto un vicolo di cocci e vetro serpeggia verso la soglia tutto è rischiarato da un cielo chiaro che accoglie dentro una figura china sul tavolo il fuoco spento da giorni e un odore forte di cose lasciate e raggrumi d'ombra tutto è rischiarato da un cielo chiaro che accoglie fra le stanze stinte, le credenze aperte il lavandino e gli scatoloni cogli la parte assente quella che non potrà pIù' essere ritrovata e che a breve incendierà' la casa ed è inutile restare perchè nessuna cura domestica può salvare se non convertita in bussola e chiglia dovrai sporgerti, guardare oltre sarà come cadere un richiamo sarà cIò che si muoverà dal bosco un vento leggero ti scuoterà e riordinerà i gesti tu capirai e sarai grato non avrai paure di vestire la FRONTIERA e varcare il sacro limine questo sarà ciò che si vedrà da questo rialto rischiarato da un cielo chiaro che accoglie.
7.
ROGGIA 06:20
ti muovi fra argini bassi aggrappata a radici e erbe bagnate ti piace confonderti nella nebbia sconfinare ti muovi ai fianchi di paesi il cui nome non vale la pena ricordare tu non appartieni a loro e a nessun altro tu sei un'acqua che non andrà in nessun fiume e in nessun mare ma ti accompagna una forza e la natura ostinata che ti fa strappare sponde e ti fa perseverare nell'urto Tu insegni a resistere ai ristagni e alle chiuse Tu insegni a non avere padroni né recinti nè stasi tu sei RIVOLTA dentro, fuori e oltre!
8.
OLTRE 03:35
Oltre la linea che divide Oltre lo spazio aperto e insondato Oltre lampi certi e decaduti tu porterai questo seme Oltre il silenzio penetrato Oltre nubi e frangiflutti Oltre la fionda del tempo tu schiuderai questo seme sarà rumore promesso sarà forte e ci assorbirà in corpo nuovo di luci e canti ritrovati rasserenati di luci e canti rinnovati rasserenati
9.
MEDITERRANEO 04:50
sei bello come il sole bello come un sogno bello da abbracciare bello da morire rivoglio quel che ho perso ridammi quel che hai preso un corpo, un grido, un moto un approdo, un golfo, un porto MEDITERRANEO sei bello come il sole bello come un sogno bello da abbracciare bello da scoprire non sono certo morto ora striscio sul tuo fondo incagliato al boccaporto di un rottame nato storto MEDITERRANEO mi sovrasti col tuo peso nero e ho paura la notte quando cambi umore e di nuovo mi spezzi sul corrimano MEDITERRANEO tu mi hai tolto il fiato riportami a casa
10.
FEROCE 03:15
instrumental

about

"FRONTIERE / CONFINI" e' stato registrato ad Asnenga (Bergamo) fra settembre e ottobre 2020.
Riprese, mix e mastering a cura di Daniele Cocca del "Blues Cave Studio" di Milano.

credits

released June 6, 2021

IVAN CORTESI - parole, voce, chitarre
ANDREA ARDIGO' - voce, batteria, pad

hanno suonato con noi:
OSVALDO ARIOLDI SCHWARTZ - tubicordo / metalli
PAOLO CAMPONUOVO - sax baritono

license

all rights reserved

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about

LA NEVICATA DELL' 85 Bergamo, Italy

La Nevicata Dell'85 nasce nel 2009 come progetto musicale composto da Ivan Cortesi (parole, voce, chitarra) e da Andrea Ardigò (batteria, pad). Nel 2011 esce il disco omonimo "La Nevicata Dell'85" (Fumaio Records) e nel 2013 "Secolo" (Fumaio + DGR).
Il 6 giugno 2021 uscirà "Frontiere / Confini", album composto da 10 pezzi piegati da una sonorità potente, massiccia.
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